Di Antonio Nunno Parma, 11 febbraio 2022 - Il Teatro fu costruito per volontà di Maria Luigia, progetto di Nicola Bettoli, inaugurato nel 1829 con l'opera di Vincenzo Bellini la "Zaira ". L'attuale denominazione fu assunta nel 1859.
La facciata è di stile neoclassico, con alto porticato davanti, di stile ionico, sostenuto da 10 colonne sormontate da un timpano, due ordini di finestre e fregi raffiguranti la Fama, una lira e due maschere teatrali.
La sala interna è di forma ellittica, con 4 ordini di palchi e un loggione. Si fa notare il grande palco ex Ducale, ora riservato alle autorità. Caffè e fumoir danno al teatro l'aspetto di un ricercato luogo di ritrovo. La veste decorativa interna è in bianco e oro zecchino.
Sipario e pitture al soffitto, dal Trionfo di Minerva ai grandi autori come Aristofane, Goldoni. Su prenotazione è possibile visitare la platea, il foyer oltre il backstage, il laboratorio sartoriale e di scenografia. In prossimità del Teatro, all'angolo, ammiriamo la chiesa di S. Alessandro, ricostruita verso il 1507, insieme con la torre del 1622.
Di fronte sorge la Madonna della Steccata, splendida chiesa bramantesca, 1521-39. Restaurata dopo i bombardamenti dell'ultima guerra.
Report e immagini sul Teatro Regio di Antonio Nunno.